Gli Assessment Center riguardano i processi tramite i quali gli individui vengono valutati con l’impiego di determinate tecniche psico-sociali.
Tali processi avvengono in un arco di tempo limitato – due o tre giorni – e le tecniche comprendono delle simulazioni – individuali e di gruppo – e la somministrazione di test psicologici volti a porre in evidenza caratteristiche ritenute importanti per ricoprire una posizione.
Le variabili attitudinali indagate sono strettamente correlate alle dinamiche di gruppo e di conseguenza al confronto di più individui che si contendono il posto di lavoro.
Si comincia dall’autopresentazione, qui si valuta la capacità di gestire bene il tempo e di saper esporre al meglio il proprio curriculum: bisogna valorizzare al massimo quello che si vuole dire tenendo d’occhio l’orologio. Comunicazione verbale e non, postura, resistenza allo stress sono solo alcuni dei criteri con cui si viene giudicati.
Poi arriva il momento di vagliare le motivazioni dei singoli candidati nel proporsi per il posto, sapersi relazionare con gli altri, essere in grado di ascoltare e di agire in un’ottica di team: sono queste alcune delle capacità che vengono prese in considerazione in un’altra prova.
Sarà nel corso del dibattito che verranno fuori le doti di leadership, di negoziazione, di problem solving.
Un’ulteriore verifica riguarda l’autopercezione delle proprie qualità e dei difetti.
Un test su un caso aziendale realmente avvenuto darà modo di scegliere infine chi dovrà sostenere il colloquio orale.
Anche in questo caso il lavoro di gruppo consente di vedere quali sono gli apporti di ciascuno alla scelta della soluzione migliore per risolvere il problema.